Giselberga fu moglie del re longobardo Astolfo che, stando ad un’antica cronaca, sarebbe il fondatore del monastero di Falicetto. Di lei non si hanno notizie certe.
Secondo alcuni studiosi, in Giselberga potrebbe identificarsi una regina longobarda in onore della quale fu eretta una lapide i cui resti si trovano nella chiesa del non lontano monastero di Pagno.
Questa regina rifiutò le seconde nozze e prese il velo in un monastero benedettino, ubbidendo al voto fatto dalla madre prima della sua nascita.
Si suppone che sia stata sepolta nel luogo dove si fece monaca, e una delle ipotesi ritiene si tratti proprio di Falicetto.
In seguito alla distruzione del monastero da parte dei Saraceni, la salma della regina sarebbe stata trasferita a Pagno dove avrebbe trovato degna sepoltura. Mancano documenti storici che suffraghino la veridicità di tali eventi, tuttavia si è propensi ad accettare per vera questa ricostruzione, sì nebulosa, ma certamente non priva di suggestioni